05 Aug Ahimsa, la non violenza
Il tema che voglio condividere con te questo mese è Ahimsa, il primo principio dello Yoga. Nella tradizione Raja Yoga di Maharishi Patanjali si parla di Yamas e Nyamas, riferendosi ai precetti comportamentali per vivere una vita serena e consapevole. Il primo degli Yamas è proprio Ahimsa e significa “Non Violenza”. Un concetto che possiamo leggere e osservare a vari livelli di profondità e di delicatezza. Ci sono violenze molto evidenti e violenze estremamente sottili, violenze dichiarate e violenze taciute, violenze verso gli altri e violenze verso noi stessi. Tutte sono degne della nostra attenzione e tutte sono capaci di provocare sofferenze evitabili.
Vale la pena di soffermarsi un attimo a riflettere. Quante volte ci comportiamo in modo violento con noi stessi e con gli altri? Minimi gesti o pensieri, ripetuti e silenziosi, di cui spesso non ci accorgiamo. Ogni forma di imposizione, di forzatura, di giudizio, sono piccoli atti che generano dolore.
Il primo passo è proprio accorgersene, fermarsi a guardarle e circoscriverle. Piano piano, ne faremo sempre meno.
Nella nostra pratica, ci osserviamo in tutte le nostre reazioni fisiche, mentali ed emotive. Che cosa dice la mia mente quando non riesco ad assumere una posizione come vorrei? Come mi comporto? Sforzo per raggiungere la forma che vorrei avere o la accetto così com’è?
Come sempre, ci lasciamo aiutare dal respiro per seguire la sua guida e assecondarlo con i nostri movimenti. Non lo forziamo a stare in un certo ritmo, non lo cambiamo, non lo tratteniamo e non lo sospendiamo. Assecondiamo il suo flusso naturale. Che poi significa ridurre l’impatto del nostro ego, di quella vocina che vuole comandare tutto e he desidera “essere bravo”. E invece ascoltiamo il corpo per accogliere le sue sensazioni e rispettarle, con pazienza e con estrema gentilezza.
Ecco, quello che vorrei donarti oggi e ogni volta che ne avrai bisogno, è gentilezza.
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