L’intervista di Italia Che Cambia

L’intervista di Italia Che Cambia

Ci hanno intervistati. Dopo un incontro fortunato e piacevoli chiacchierate, Valentina D’Amora ci ha fatto un po’ di domande su come è nata la nostra realtà, e ha pubblicato un articolo che parla di noi. La cosa ci onora molto, perché è bello quando ci si confronta e si fa rete, è bello quando qualcuno riconosce valore a ciò che fai, anche (e soprattutto) se lo fai senza aspettative, come noi.

Giorgia di Yogacara: “La vecchia casa della nonna è diventata un centro olistico per divulgare consapevolezza”

In un borgo di poche case, a cavallo tra Genova e Chiavari, poco distante da Cicagna, sorge Yogacara. Un centro olistico, un’associazione, ma soprattutto uno spazio di consapevolezza in natura. Così un gruppetto di case, un’area per gli incontri all’aperto, un giardino di cinque ettari di alberi da frutta, un orto biologico in crescita e un grande bosco di acacie e allori diventano un’isola di lentezza e cura, lontano dalla frenesia della città.

Vuoi leggerlo tutto? Eccolo qui.

Italia Che Cambia è una testata giornalistica riconosciuta, che si pone come obiettivo quello di “raccontare, mappare e mettere in rete quel pezzo di paese che di fronte a un problema si attiva per cambiare concretamente le cose senza delegare o aspettare che qualcuno lo faccia al suo posto. Vuole inoltre offrire strumenti di facilitazione dei processi di trasformazione positiva in atto nel Paese con l’obiettivo di far emergere le potenzialità di coloro che vogliono cambiare fornendo l’esempio, il know how e il supporto della rete di progetti già in atto.”

“C’è un’altra Italia, diversa da quell’immagine di crisi e decadenza che i mass media ci restituiscono ogni giorno. Un Paese fatto di imprenditori e imprenditrici che mettono al centro la sostenibilità umana e ambientale, di giovani che scelgono con gioia di tornare alla terra o di realizzare progetti di integrazione, di sindaci e sindache virtuosi che realizzano politiche straordinarie su rifiuti, energia e mobilità. È l’Italia dei Comuni Virtuosi, delle Reti di economia solidale, dei movimenti in difesa del territorio. L’Italia della decrescita e della transizione, degli ecovillaggi, dei fablab e dei co-working. C’è un’Italia che cambia, anzi che è già cambiata e silenziosamente sta costruendo un nuovo paradigma culturale e un nuovo modo di vivere e agire”.

 

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