L’esprienza yoga: Vairagya bhava

L’esprienza yoga: Vairagya bhava

Vairagya è l’obiettività, il distacco, la capacità di lasciare andare.

Compare come terza nella lista delle quattro bhavas, le attitudini della pratica yoga.Ne capiamo il vero significato quando usciamo dal punto di vista ristretto dell’ego, che dice “io, me, mio” e impariamo a vedere le cose da un po’ più di distanza. Questo punto di vista superiore richiede umiltà e accettazione di ciò che siamo e di ciò che è, e ci porta ad affrontare tutto con un distacco compassionevole. Riconosciamo che la vita muove continuamente le nostre emozioni e impariamo ad accoglierle come messaggi e opportunità di crescita, senza permettere che sconvolgano la nostra identità. Infine, le lasciamo andare. La pratica yoga ci aiuta a ritrovare uno stato mentale equilibrato, a lasciar sedimentare le emozioni e accettare la situazione in cui ci troviamo per poi decidere in modo consapevole e obiettivo come uscirne. Questo si intende per abbandono.

Possiamo sperimentarlo in tutte quelle asana che coinvolgono i piegamenti in avanti, come hastapadasana, balasana o yoga mudra, in cui possiamo ammorbidire la muscolatura e affidare alla forza di gravità il compito di allungare la nostra colonna. Lentamente abbandoniamo le tensioni e scopriamo che le posizioni diventano comode nella misura in cui lasciamo andare le aspettative e la voglia di riuscire. Anche le posizioni di rilassamento passivo come savasana ci permettono di spegnere ogni intenzione volontaria e di osservare come tutto il nostro complesso si stabilizza quando scendiamo nel silenzio dell’immobilità. Un altro elemento utile è la meditazione anitya bhavana, sulla transitorietà del tutto.

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